Stai espandendo la tua attività e hai comprato un nuovo capannone, o stai traslocando in un nuovo locale, oppure semplicemente stai avviando la tua nuova attività e il vecchio proprietario dell’immobile ha disattivato il contatore dell’energia elettrica e a te tocca l’infausto compito di dover pensare alla riattivazione?
Scopriamo assieme cosa devi fare per riattivarlo!
Molti imprenditori e liberi professionisti, per un motivo o per un altro, si ritrovano con questa patata bollente: dover chiedere la riattivazione di un contatore precedentemente disalimentato (in gergo, fare un Subentro).
Come in tutte le cose e in tutti i settori, anche se su questo punto girano svariate leggende metropolitane e falsi miti e questo, come al solito, porta molti imprenditori a fare le scelte sbagliate per le proprie utenze e quindi per la propria azienda. E questo, lo sai meglio di me, un bravo imprenditore lo deve evitare.
Quindi, senza perdersi in chiacchiere, vediamo nel concreto cosa fare.
Spesso, gli imprenditori come te sono convinti che, essendo il contatore dell’energia di proprietà del Distributore Locale (e se non sai chi sia e quale sia, continua a leggere questo articolo), bisogna per forza di cosa rivolgersi a lui presentandosi negli sportelli territoriali, portando documenti e firmando carte.
Seppur in parte tu abbia ragione, nel senso che è vero che il contatore è di proprietà del Distributore Locale, sappi che oggi non solo non è più necessario rivolgersi direttamente al distributore, ma farlo ti può costare anche parecchie centinaia di euro in più rispetto che seguire le indicazioni che ti darò in questo breve articolo.
Mi spiego meglio!
Oggi tutte le pratiche che riguardano il contatore dell’energia o del gas (subentro, volture, attivazioni, ecc.) possono essere direttamente gestite con qualsiasi fornitore del mercato libero, quindi non è più necessario impazzire nel cercare di farlo con il distributore locale.
A questo punto potrai pensare che scegliere un fornitore del mercato libero possa essere un ulteriore problema, ed è comprensibile, ma vedrai che in realtà sarà molto, ma molto più facile di quanto credi. E adesso vediamo come fare nel dettaglio!
Procediamo per Step! Ecco cosa scoprirai in questo articolo:
Cosa ti serve per richiedere un subentro?
- Dati anagrafici del titolare del contratto (C.I, C.F, N°Telefono, Email)
- Indirizzo (Residenza, fornitura, recapito bollette)
- Codice POD
- Potenza Disponibile sul contatore
- Codice IBAN per i pagamenti
Quanto costa fare il subentro?
Il costo dipende principalmente da due fattori:
- Se avvii le pratiche con il Distributore e quindi nella Maggior Tutela dovrai versare 67€ + il Deposito Cauzionale di cui:
- 26,13€ Oneri Amministrativi
- 23€ Contributo Fisso
- 16€ Imposta di Bollo
- + Deposito Cauzionale
- Se gestisci il tutto con un fornitore del Mercato Libero pagherai 26,13€ per oneri amministrativi + Quota pratica del fornitore (che cambia da fornitore a fornitore, ma possiamo considerare una media approssimativa di 40€)
Il subentro viene fatto con la stessa potenza che il contatore registrava al momento della chiusura. Se hai bisogno di più o meno potenza ti basterà chiedere al fornitore, nel momento del subentro, qual è la potenza disponibile sul contatore che ti serve (ulteriori dettagli sul cambio potenza li trovi in questo articolo).
Quanto tempo ci vuole per un subentro di energia?
L’Autorità ha definito una tempistica di 7 giorni lavorativi come tempo massimo per la riattivazione del contatore, calcolo che parte dal momento in cui l’utente inoltra la richiesta. Più precisamente sono previsti:
- 2 giorni per la gestione della pratica da parte del fornitore
- 5 giorni per eseguire di fatto la riattivazione del contatore.
Tutto questo salvo lavori imprevisti da fare sul contatore, come per esempio la sostituzione da un apparecchio monofase a uno trifase. In tal caso il cliente viene avvisato dal fornitore e verrà contattato dal distributore che comunicherà il giorno esatto in cui verrà svolto il lavoro.
Se le tempistiche non vengono rispettate il cliente ha diritto ad un risarcimento di 35€.
COME FARE UN SUBENTRO SICURO IN POCHI E SEMPLICI PASSAGGI!
Come abbiamo visto, fare un subentro è abbastanza semplice, ma se non hai abbastanza dimestichezza con queste pratiche, rischi di buttare via un sacco di tempo inutilmente.
Tempo che un imprenditore in gamba come te, NON può permettersi di sprecare.
Ecco perché, grazie al Sistema di Consulenza EnergetiKa potrai avere la garanzia di fare il Subentro senza dover togliere nemmeno un minuto prezioso di tempo alla tua attività.
Avrai l’opportunità di:
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