L’obiettivo principale di ogni consumatore è il risparmio in bolletta. Quando arriva la bella letterina (o via mail) inerente a luce o gas cominciano già i sudori freddi e ci promettiamo, dalla prossima volta, di cambiare fornitore perché l’importo dei nostri consumi ci sembra alto, troppo alto. Ma come è veramente formato il costo della nostra bolletta?
Due terzi della cifra è fissata, in maniera univoca per compagnia a cui potremmo far riferimento, dall’Autorità di Gestione o dallo Stato. Ciò significa che tali versamenti non sono merito di contrattazione o sconti. La cosa non è del tutto vera in quanto esistono delle agevolazioni per alcuni casi, sia privati che aziendali. Il restante terzo è dato dal costo della materia prima, unica voce su cui è possibile risparmiare. Recentemente il Sole 24 ore con Remtene ha indagato su questo “risparmio”: sulle aziende valutate la differenza di costo per l’utente finale varia dal 3 al 4%.
Cosa varia da un fornitore all’altro? Ci sono dei fattori fondamentali che determinano la qualità di un servizio rispetto ad un altro. In primis la trasparenza della fatturazione: un fornitore corretto e trasparente fornisce al proprio cliente una bolletta di facile lettura, in modo che l’utente possa visionare e comprendere i propri consumi e costi.
La solidità finanziaria dell’azienda di fornitura è un’ulteriore aspetto che necessita di essere considerato: offrire un prezzo stracciato in procinto di una liquidazione aziendale potrebbe riservare delle sorprese sottoforma di conguagli e costi accessori che possono mettere in ginocchio una famiglia media o una piccola attività. È fondamentale sapere con chi si ha a che fare! Aspetto ancora più importante è il servizio clienti: avere un’azienda che si prodiga per garantire la migliore esperienza ai propri utenti in caso di necessità è oggi un fattore differenziante.
Quante volte vi è capitato di chiamare il numero verde e pregare in turco per parlare con un operatore? E magari questo non ha nemmeno capito quale fosse il vostro problema? O peggio, nessuno ha risposto e avete dovuto perdere una marea di tempo presso gli uffici per uscirne con ancora più dubbi di quando siete entrati?
Ecco, un fornitore che invece vi garantisce personale formato, educato, di facile reperibilità e in grado di risolvere le vostre problematiche vale certamente quel 3% di risparmio monetario. Altro aspetto che risulta essere decisivo è, come ho già detto in altri articoli, il basso impatto ambientale: sono sicuro che chiunque sia più propenso ad appoggiarsi ad un fornitore che si riferisca ad una produzione ecosostenibile dell’energia. Ormai si sa quanto le vecchie tecniche produttive possano essere inquinanti e pericolose per l’ecosistema. Insomma, il pianeta è uno e se questo continua ad essere distrutto vale poco risparmiare 5 euro in bolletta. Infine, i servizi aggiuntivi che i vari fornitori garantiscono sono il più che mancava: parliamo di app, manuali di approfondimento, ecc.
Cosa significa tutto ciò? Significa che uno degli aspetti principali del mercato libero si trova non solo nel risparmio, che anche se minimo c’è, ma soprattutto in tutto il corollario di aspetti innovativi e servizi che le nuove forniture 2.0 affrontano ed offrono.
Non sai come individuare questi fornitori? Non ti preoccupare: affidati agli esperti della tua città e assapora la nuova tipologia di fornitura costruita sul cliente e per il cliente.
– Manuel Flaugnacco –